Dopo il rifinanziamento di inizio luglio che ha incrementato le risorse finanziarie di 600 milioni di Euro, si è assistito ad un impiego intensivo delle agevolazioni che ha portato ad un saldo netto disponibile, alla fine del mese, pari a poco meno di 386 milioni di Euro.
Ciò è in parte dovuto alla mole di domande rimaste in sospeso dopo l’esaurimento delle risorse comunicato dal MISE lo scorso 1 giugno e in parte alle nuove domande presentate dalle imprese a partire dal 2 luglio scorso, data nella quale lo sportello è stato riattivato.
La tendenza dimostra il grande interesse delle PMI nei confronti di questa agevolazione e le statistiche ribadiscono la propensione delle imprese a orientare gli investimenti verso le tecnologie di Industria 4.0.
Dal punto di vista geografico, le imprese del Nord Italia costituiscono il 73% del totale dei soggetti che utilizzano questo strumento agevolativo, seguite dal Centro Italia con il 15% ed il Sud e le isole con il 12%.
Guardando inoltre ai settori economici di appartenenza, le imprese del Manifatturiero sono le più attive in assoluto, seguite dalle imprese dei Servizi, da quelle dell’Agricoltura e del Commercio.
Il consiglio per le imprese che volessero accedere alle agevolazioni messe a disposizione della Nuova Sabatini per gli investimenti in beni strumentali è di velocizzare l’inoltro delle domande. In caso di esaurimento a breve delle risorse è infatti probabile che la misura non venga rifinanziata prima della prossima Legge di Bilancio per l’anno 2022.