Guardando alla fine dell’anno diventa di rilevante attualità il tema delle agevolazioni fiscali collegate all’acquisto di beni strumentali: alla luce della riduzione del credito d’imposta per gli investimenti eseguiti dopo il 2022, potrebbe diventare urgente per le imprese valutare la fattibilità di un’operazione in tempi rapidi, senza aspettare eventuali proroghe o rinnovi che potrebbero arrivare con la prossima manovra.
Uno dei benefici più importanti riguarda il credito di imposta per i beni strumentali materiali interconnessi, riconducibili alla cosiddetta “Industria 4.0”. La normativa in vigore stabilisce che gli investimenti in beni materiali che rientrano in questa categoria possono beneficiare di un credito di imposta pari al 40% del valore del bene, fino a 2,5 milioni di Euro, al verificarsi di una delle due condizioni seguenti:
Per gli investimenti in beni strumentali materiali “Industria 4.0” avviati a partire dal 1 gennaio 2023 il credito di imposta verrà ridotto alla metà, passando dal 40% al 20%.
Per i beni strumentali ordinari, cioè non dotati di caratteristiche Industria 4.0 e agevolati al 6% fino alla fine di quest’anno, non è previsto nessun credito di imposta per gli investimenti effettuati nel 2023.