30 Nov
30Nov


Dal 1° gennaio 2022 saranno in vigore le nuove aliquote del credito di imposta per gli investimenti in beni strumentali secondo quanto già previsto dal Piano Transizione 4.0.
La Legge di Bilancio attualmente in discussione in Parlamento, prevede la rimodulazione degli incentivi per il prossimo anno. Contemporaneamente verrà stabilita una proroga con delle rettifiche per gli anni successivi. Pur andando verso una progressiva riduzione degli incentivi, la misura rimane uno strumento di grande aiuto per le imprese che investono in tecnologia 4.0.

Beni materiali “ordinari” (non connessi)

Per l’acquisto di beni strumentali ordinari (sia materiali che immateriali) il beneficio del credito di imposta scende nel 2022 dal 10% al 6% delle spese ammesse, nel limite massimo di 2 milioni di euro per i beni materiali, e di 1 milione di euro per i beni immateriali. La fruizione tornerà ad essere in tre quote annuali di pari importo. L’incentivo non sarà più rinnovato dal 2023.

Beni materiali Industria 4.0 (connessi al sistema aziendale)

Per l’acquisto nel 2022 di beni materiali 4.0, ricompresi nelle categorie indicate dall’allegato A della Legge 232/2016 e interconnessi al sistema aziendale, il credito di imposta verrà riconosciuto come segue:

  • 40% per investimenti fino a 2,5 milioni di euro,
  • 20% per investimenti oltre i 2,5 milioni di euro e fino a 10 milioni di euro,
  • 10% per investimenti oltre i 10 milioni di euro e fino a 20 milioni di euro.

Dal 2023 al 2025 le aliquote saranno progressivamente ridotte rispetto alla quota investimenti.

Beni immateriali 4.0

L’acquisto di software 4.0, ricompreso tra i beni immateriali di cui all’Allegato B della Legge 232/2016, sarà agevolato con un credito di imposta al 20% per un massimo di 1 milione di euro di spese annue. Nel 2024 l’agevolazione sarà ridotta al 15% mentre nel 2025 ci sarà un’ulteriore riduzione al 10%.


Periodo di riferimento per le aliquote 2022.

Gli investimenti devono essere sostenuti nel periodo compreso dal 1 gennaio al 31 dicembre 2022. Sarà possibile usufruire delle medesime aliquote fino al 30 giugno 2023 a condizione che, entro il 31 dicembre 2022, il relativo ordine risulti accettato dal venditore e che sia stato effettuato il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione.


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