01 Jul
01Jul


Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto che introduce la nuova disciplina per la concessione ed erogazione del contributo Nuova Sabatini in relazione a finanziamenti bancari (o leasing) per l’acquisto di beni strumentali da parte delle PMI.

L’apertura dei termini e le modalità per la presentazione delle domande per le misure aggiuntive “Nuova Sabatini Green” e “Nuova Sabatini Sud” saranno definiti con successivi provvedimenti del Ministero dello Sviluppo Economico.

Con il Decreto interministeriale del 22 aprile 2022 sono state definite le modalità attuative delle due nuove linee di intervento, relative agli investimenti green e quelli sostenuti dalle imprese del Sud Italia:

La Nuova Sabatini Green finanzia le PMI per l’acquisto di macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica ad uso produttivo, a basso impatto ambientale, nell’ambito di programmi finalizzati a migliorare l’ecosostenibilità dei prodotti e processi produttivi.

La Nuova Sabatini Sud per gli investimenti realizzati dalle micro e piccole imprese nelle regioni del Sud Italia – Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

Le due nuove misure si affiancheranno alle precedenti per gli investimenti in tecnologie 4.0 e per gli investimenti ordinari già previsti dall’agevolazione Nuova Sabatini. I beni oggetto di agevolazione devono essere ad uso produttivo e strumentali all’attività svolta dall’impresa ed essere ubicati presso l’unità produttiva in cui viene realizzato l’investimento.


Cosa finanzia la Nuova Sabatini

La Nuova Sabatini, anche detta “Beni Strumentali”, finanzia gli investimenti avviati successivamente alla data di presentazione della domanda e relativi all’acquisto beni strumentali nuovi di fabbrica, sia materiali– macchinari, impianti, beni strumentali d’impresa, attrezzature e hardware – che immateriali ad uso produttivo – software e tecnologie.

Gli investimenti devono essere strettamente funzionali alla realizzazione dei seguenti programmi di investimento:

  • beni strumentali: macchinari, impianti, beni strumentali di impresa, attrezzature nuovi di fabbrica ad uso produttivo e hardware classificabili, nell’attivo dello stato patrimoniale, nonché di software e tecnologie digitali destinati a strutture produttive già esistenti o da impiantare, ovunque localizzate nel territorio nazionale;
  • investimenti 4.0: beni materiali nuovi di fabbrica e immateriali, aventi come finalità la realizzazione di investimenti in tecnologie, compresi gli investimenti in big data , cloud computing , banda ultralarga, cyber-security robotica avanzata e meccatronica, realtà aumentata, manifattura 4D, Radio frequency identification (RFID) e sistemi di tracciamento e pesatura dei rifiuti, come elencati, rispettivamente, negli allegati A e B alla Legge n. 232/2016;
  • investimenti green: macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica ad uso produttivo, a basso impatto ambientale, nell’ambito di programmi finalizzati a migliorare l’ecosostenibilità dei prodotti e dei processi produttivi;
  • combinazione tra le diverse tipologie di investimento sopra elencate.

L’importo dell’investimento deve essere di almeno 20.000 Euro.

Sono ammesse anche le operazioni di leasing, invece non è ammissibile la mera sostituzione di beni esistenti.


Le agevolazioni

Il contributo è costituito da una erogazione a fondo perduto calcolato, in via convenzionale, su un finanziamento di 5 anni e di pari importo rispetto al finanziamento ricevuto, ad un tasso pari a:

  • 2,750% per investimenti in beni ordinari
  • 3,575% per gli investimenti in tecnologie digitali 4.0 ed investimenti green;
  • 5,5% per gli investimenti in tecnologie Impresa 4.0 delle micro e piccole imprese nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia

La misura incentiva MPMI con sede operativa in Italia, regolarmente costituite ed iscritte nel Registro delle Imprese, che non si trovano in difficoltà, non sono in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali.

Sono ammessi tutti i settori produttivi, inclusi agricoltura e pesca, ad eccezione delle attività finanziarie o assicurative.


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