Nei prossimi 7 anni saranno disponibili risorse pubbliche per un volume mai visto negli anni precedenti: la somma messa a disposizione dell’Italia dal piano Next Generation EU e dalle Politiche di Coesione ammonta a 323 miliardi di Euro. A questa si deve aggiungere il totale delle risorse messe a disposizione dallo Stato nell’ambito del proprio bilancio pluriennale.
Sarà fondamentale quindi il programma di investimenti che il nuovo esecutivo Draghi dovrà presentare alla Commissione Europea entro la fine del prossimo mese di Aprile. Il Piano dovrà contenere le iniziative e gli strumenti in grado di provvedere al rilancio dell’economia nazionale.
La parte più consistente per le imprese è costituita dagli aiuti alla ricerca, alla digitalizzazione, allo sviluppo della green economy e alla collaborazione con il settore pubblico per la realizzazione delle grandi opere. L’aspetto che generava molte attese è riferito alla proroga degli incentivi per il Piano Transizione 4.0. Il programma si compone di una serie di crediti di imposta che supporta i nuovi investimenti in attrezzature e macchinari (sia ordinari che rivolti a Industria 4.0), in ricerca e innovazione, formazione del personale e supporto del lavoro agile.
Le richieste dell’Unione Europea al nostro Governo sono proprio rivolte ad intensificare gli aiuti alle imprese verso gli investimenti innovativi e la digitalizzazione. E questo si traduce in una notizia molto positiva poiché verranno incrementate al rialzo le aliquote degli incentivi per le aziende che investiranno in questi ambiti.
Si tratta dunque di un’occasione unica che deve assolutamente essere colta dal nostro Governo come pure dalle Imprese.